Varsavia: Diario Gastronomico. Gluten Free.
Varsavia è la nuova meta.
Partita con un volo alla alba, noi eravamo in molti ad utilizzare scomodi orari per viaggiare per avere una intera giornata a disposizione. Dopo 2 ½ ore noi eravamo arrivati.
Giunta in Hotel, io mi sono dedicata a studiare la mappa della città ed individuare i dieci ristoranti senza glutine, della lista fornita dalla reception.
Questa volta il mio istinto mi ha abbandonato e, dopo aver visitato i primi tre ristoranti scartandoli, io ho capito che il mangiare senza glutine era inteso dallo albergo, come mangiare vegano, o vegetariano, ma non idoneo per chi soffre di una patologia come la celiachia.
Quindi, scartato lo asiatico, poi il vegano, per forte pericolo di contaminazione; cammina, cammina, io avevo una fame da lupo.
Arrivata alla parte antica della città, il nucleo di Varsavia, dove i bombardamenti della seconda guerra mondiale hanno risparmiato pochi fabbricati, io ho cercato lo unico ristorante della lista con il nome italiano.
Io Speravo di poter comunicare meglio con qualcuno che parlasse la mia lingua, e spiegare chiaramente il mio problema.
Nel Ristorante “ Giovanni Rubino “, di italiano, io ho trovato solo il nome.
Cuoco, camerieri, e proprietari, tutti polacchi.
Io chiedo se é possibile mangiare senza glutine e io spiego che io soffro di “celiac desease”.
Risposta affermativa.
Non so se é stato a causa della gran fame, o se il cuoco polacco, avesse tra i suoi antenati, qualche bisnonno italiano, ma quella sera io ho mangiato gli spaghetti aglio, olio e peperoncino, piú buoni della mia vita!
Oltre agli spaghetti, io ho ordinato una ottima insalata mista a base di patate, pomodori, mandorle, rucola e formaggio di capra.
Il locale era accogliente ed al centro della città vecchia. Come primo giorno io ero soddisfatta.
Il secondo giorno due amiche polacche mi hanno raggiunto e con la loro squisita accoglienza mi hanno guidato in giro per la città mostrato le bellezze di Varsavia.
Dal Monumento del Milite ignoto al Barbacane, antica struttura difensiva del 1500, per poi giungere al Teatro Nazionale.
Al momento di scegliere il posto per mangiare ci siamo recati presso un grazioso Bistrot vegetariano, Vege Miasto , dove servivano vari piatti senza glutine.
Con grande sorpresa abbiamo constatato che c’era una lunga fila fuori del locale, ed essendo molto piccolo, non riusciva a soddisfare tutte le richieste.
Così dopo una bella attesa di ½ ora, noi siamo andati via, ritornando “ Giovanni Rubino ”.
Il terzo giorno, la visita al Castello di Varsavia era una tappa obbligata.
Un imponente edificio al centro della città vecchia, completamente ricostruito seguendo le tracce lasciate dai dipinti e dai libri antichi.
Un meraviglioso castello in cui sono conservate molte opere d’arte, tra cui numerosi dipinti del Canaletto e due importanti opere di Rubens .
Gli arredi delle stanze regali, sono tutti autentici mobili di epoca, ed il Castello vanta anche una fornita collezione di armi antiche.
Una visita da non perdere se voi visitate Varsavia.
La sera stessa, le mie amiche Alice e Ivona ci hanno voluto regalare una insolita serata al Teatro Nazionale della Opera: noi abbiamo visitato il lussuoso Palazzo ed ascoltato la opera di Gioacchino Rossini , “Il Turco in Italia”.
Purtroppo, allo interno del Teatro nel piccolo bar, non c’e nulla da mangiare senza glutine, soltanto bevande, caffè e cappuccino, ma vale la pena sedersi e gustare il fermento della elegante folla prima dello spettacolo.
Il giorno dopo la visita al Museo di Chopin non poteva mancare
.
Oltre ad ammirare, dipinti, scritti autografi, ogni tipo di informazione sulla vita del compositore, è possibile ascoltare brani della sua musica meravigliosa.
Inoltre girovagando per la città, si troveranno molte panchine musicali dedicate al Maestro, e pigiando un pulsante, magicamente, escono le note fatate dei suoi brani.
Dopo essermi estasiata con Chopin , io sono tornata nel cuore della città vecchia per provare la cucina polacca in un bel ristorante tipico: Zapiecek Restauracja .
Un posticino da non perdere assolutamente.
Alta professionalità e cibi squisiti, quindi io ho esagerato un po’, assaggiando molti piatti.
Antipasto: Black Pudding roasted with bacon , a seguire Grilledbeef chop from polish Limousine, served with traditional potatoes cake , infine dessert, Chocolate and almond .
Tradurre in italiano i piatti tradizionali polacchi non é semplice.
La unica cosa da fare é lasciarsi consigliare.
Un posticino che mi ha lasciato incantata, perché amo molto provare la cucina locale quando viaggio.
Il giorno dopo io sono stata a visitare il quartiere Praga e il Ghetto Ebraico, poi una chiesa Ortodossa e la Chiesa di San Michele Arcangelo con le sue gotiche guglie, che tra l’altro é la chiesa della Diocesi di Varsavia.
Alla ora di pranzo io sono tornata in centro per provare un posto interessante.
Io so che esiste anche in altri paesi, magari con un nome diverso, e che anche a Roma c’è qualcosa di simile, ma per me è stata una novità.
Si tratta di Groole , un Fast Food , dove servono soltanto grandi patate arrosto, divise a metà e farcite con diversi condimenti: dalla pancetta e würstel, al formaggio e verdure, o salsa di barbabietole e tante altre farciture.
Tutto buonissimo, per di più personale è molto gentile ed accogliente.
Questo è un locale certificato, quindi si può mangiare tranquillamente, inoltre per accompagnare il cibo servono una ottima birra senza glutine.
Da provare assolutamente,inoltre è anche economico.
Nel pomeriggio, dopo la visita alla città vecchia, sono andata a cercare il fornitissimo negozio Sin Gluten , che si trova in una zona poco centrale.
Tutto quello che potrebbe venire in mente, là c’è di sicuro.
Lo ultimo giorno dopo aver trovato chiuso il Museo della Insurrezione, mi sono consolata con un pranzetto gustoso presso il Ristorante “ La Cantina ”.
Moltissimi piatti senza glutine, tra cui la pizza.
Qui troverete un menù molto fornito e tante prelibatezze da gustare.
Il locale é delizioso e si trova nel centro di Varsavia.
Io confesso che partendo io avevo un po’ di timore, ma ora io posso dire che le frontiere del gluten free sono abbattute anche in questa bellissima città.
La sola cosa necessaria é conoscere un po’ d’inglese, perché io vi assicuro che il polacco è incomprensibile, con tutte quelle consonanti!
Mai fermarsi alla apparenza però, perché quando voi sentite parlare, la loro lingua diventa tutto altro, addirittura il suono resta dolce e scivola via leggero.
A tale dimostrazione c’e la testimonianza della loro grande poetessa, Wisława Szymborska , premio Nobel per la letteratura.
Provate ad ascoltare una sua poesia in polacco, non serve capire la lingua, basta gustare la armonia dei suoni.
Città che deve essere visitata per immergersi nelle sue bellezze e restare affascinati per sempre.
Buon Viaggio,
Antonella P .
I Viaggi Di Antonella P .. Leggi anche:

Edimburgo GF

Lisbona GF

Praga GF
Informazioni dal Team di All Around Is Gluten Free:
*Associazione Celiachia Polonia ” http://www.celiakia.pl/ “
*Dove mangiare Gluten Free in Polonia: ” http://www.menubezglutenu.pl/ ”
*Dove mangiare Gluten Free nella Regione di Varsavia ( Mazowieckie )
* Ufficio Turismo Varsavia