La Cipolla Paglina di Castrofilippo. La Cippudrata.
La Cipolla Paglina di Castrofilippo. La Cippudrata.
Come spesso io faccio, stavo girando tra i banchi del mercato Trionfale a Roma ed al box ortofrutta di Sandro Taccone (179/194) io trovo esposta una confezione di cipolle molto grandi che non conoscevo: “Cipolla Paglina di Castrofilippo” con il marchio della azienda agricola Chedduci e il simbolo dello “Slow Food ”.
Frequento spesso questo banco perchè trovo sempre prodotti stagionali e sopratutto delle delizie che difficilmente io riesco a trovare altrove anche a Roma.
La curiosità: vedere ed acquistare è stato un attimo.
Una confezione di cipolle dal taglio veramente enorme: forse tra i più grandi che io avessi mai visto.
Ritornata a casa ho cercato su internet per capire come cucinare al meglio questa cipolla a me sconosciuta.
Idea: telefono direttamente al produttore – il contatto telefonico è riportato sulla confezione.
Andrea mi risponde mentre stava lavorando i suoi campi nel cuore della Sicilia: chiedo quale sia il modo migliore per cucinare e gustare questa cipolla.
Andrea risponde che farà inviare un messaggio dalla moglie Sabrina che sa come esaltare al meglio il gusto della cipolla Paglina di Castrofilippo:
Da Sabrina ricevo dopo poco questo messaggio:
“Buongiorno, intanto grazie per il suo acquisto e per il suo interesse. Sono Sabrina, titolare insieme a mio marito Andrea della azienda agricola Chedduci .
Per cucinare la cipolla paglina e gustare davvero la sua dolcezza, non sono necessarie ricette elaborate.
Se la soffrigge in padella a fuoco dolce, sali solo a metà cottura, la cipolla si appassirà e rosolera’ed è praticamente già pronta. Se le piace in agrodolce, sfumi alla fine con un po’ di aceto, ma niente zucchero. Più semplicemente ancora,la può infornare, a pezzi grandi con olio sale e pepe e poi balsamico quando la tirate fuori dal forno oppure tagliata a fette tonde olio sale pepe e pangrattato.”
Io ho scelto la prima ricetta aggiungendo solo un poco di buon aceto di vino bianco alla fine e sfumandolo – ma veramente poco.
Portata a tavola questa cipolla è stata una rivelazione: dal sapore dolce e piacevole.
Veramente una scoperta.
Come io ho letto da qualche parte: La cipolla che non fa piangere ma che fa ridere per la sua dolcezza. La verità. Delicata, dal dolce sapore e facilmente digeribile.
Al telefono, Andrea raccontava che insieme alla moglie avevano deciso di riprendere a lavorare e produrre questa antica cipolla: un ortaggio tipico della area di Castrofilippo di cui si stava perdendo la memoria.
Dal loro impegno questo prodotto è stato riconosciuto quale presidio dello “ Slow Food ”.
Uno degli infiniti patrimoni della biodiversità alimentare che unicamente in Italia si può trovare.
La coltivazione è disciplinata da un protocollo che riporta gli stessi metodi tradizionali che sono utilizzati da centinaia di anni e che esclude ogni utilizzo di prodotti chimici.
Dopo avere parlato con Andrea e esserci messagiati anche con la moglie Sabrina noi abbiamo capito quanto amore c’è dietro alla coltivazione della cipolla Paglina di Castrofilippo e ci siamo ricordati di alcune parole di Andrea che avevo letto:
“Far parte della grande famiglia di Slow Food , ti investe di un ruolo – dichiara Andrea Inzalaco della azienda Chedduci .
Tu non sei soltanto un semplice produttore, ma un garante di
tutto il processo di produzione.
Un processo che implica attenzione alla materia prima, al suolo, al packaging, perché buoni, giusti e puliti bisogna esserlo dal principio alla fine.
Questa è una grande responsabilità.
Dallo scorso anno, abbiamo, per così dire, rinnovato i voti nuziali, dando vita alla comunità del Presidio, di cui ora fanno parte anche i nostri familiari, che sono poi fondamentali collaboratori in ogni evento e giorno lavorativo.”
Ed noi possiamo aggiungere anche garanti del buon cibo che noi possiamo mangiare.
Se voi non doveste trovare la cipolla Paglina di Castrofilippo dal vostro rivenditore, non vi preoccupate: Telefonate o contattate la azienda Chedduci e, sicuramente, se siete in stagione di produzione, Andrea e Sabrina invieranno i loro prodotti o comunque scoprirete le loro altre prilibatezze.
Provate e buon appetito.
Da parte della nostra famiglia un infinito grazie a Sabrina ed Andrea per averci permesso di conoscere un cibo eccezionale: abbiamo capito quanto amore e passione è necessario per coltivare questo prodotto.
Anto
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